| Sono sempre di più le aziende in Italia che si prefiggono tra gli obiettivi di business quello legato all’inclusione attraverso politiche di diversity management, dei colleghi gay, lesbiche, bisessuali e trans.
Questo perché è sempre più evidente che parlare di inclusione significa mettere le persone nelle migliori condizioni per esprimere il proprio valore. Ogni azienda ha a disposizione strumenti per misurare il raggiungimento degli obiettivi. Invece, le aziende faticano a individuare criteri per la misurazione dei risultati delle politiche di diversity management. Questa situazione porta spesso le aziende ad abbandonare sul nascere qualsiasi iniziativa in quest'ambito. È per questo motivo che Parks propone alle imprese che operano in Italia il Parks GLBT Diversity Index, l’unico benchmark nel nostro Paese per le aziende che hanno scelto la strada di creare valore anche attraverso ambienti di lavoro inclusivi di tutti i lavoratori e, nello specifico, per i colleghi LGBT.
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Risorse Umane è un film del 1999 scritto e diretto da Laurent Cantet. Il film racconta la storia del giovane laureato in economia Franck che ritorna alla sua città natale per uno stage nell'ufficio della Gestione delle Risorse Umane nella fabbrica in cui il padre lavora come saldatore da 23 anni.
In un primo momento, il giovane laureato è lodato, sia dagli amici che dai parenti, per l'avanzamento sociale che è riuscito a fare da figlio di operaio a “colletto bianco”. Tuttavia, molto presto nascono invidie e rivalità. Franck stringerà amicizia con Alain, un lavoratore nero a cui suo padre ha insegnato il lavoro: questo legame verrà però osteggiato dai suoi colleghi. Franck si rende presto conto che il management aziendale intende utilizzare la legge sulla riforma delle 35 ore lavorative settimanali per giustificare il ridimensionamento della forza lavoro della fabbrica e, fra i nomi dei dipendenti che dovranno essere licenziati, compare anche quello del padre del ragazzo. Sta facendo molto discutere la modifica all'articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori previsto dal Jobs Act per regolamentare l'uso di strumenti di controllo sui dipendenti per finalità organizzative, produttive e di sicurezza sul lavoro.
Le opinioni sul tema sono molto distanti tra di loro: dalla Leader della CGIL Camusso che parla apertamente di Grande Fratello e di violazione della privacy del lavoratore, al ministro del Lavoro Poletti, per il quale il provvedimento si limita ad aggiornare lo Statuto dei Lavoratori e a regolamentare l'utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici (notebook, smartphone, tablet, …). Mentre lasciamo agli addetti ai lavori e alla concreta applicazione delle nuove norme la risposta ai tanti dubbi sollevati, in questo articolo ci concentreremo su un altro tema: qual è l'attuale consapevolezza dei dipendenti e dello stesso ufficio del personale degli strumenti informatici presenti in azienda che potrebbero essere utilizzati per il controllo dei dipendenti? Forse in molti già sapranno che per un IT Manager è tecnicamente possibile controllare il traffico mail e i siti web visitati di tutti i dipendenti. Tanti, invece, non conosceranno software come Dameware e Apple Remote Desktop. Entrambi gli applicativi sono dei Remote Control Software. Quali sono le principali funzionalità di questi Remote Control Software? Il Bilancio delle Competenze29/3/2015 Per Bilancio delle Competenze (BdC) si intende un percorso di analisi e di orientamento strutturato per dare alle persone consapevolezza delle proprie competenze, capacità, attitudini ed aspirazioni in qualsiasi fase della vita professionale con lo scopo di definire un piano per lo sviluppo delle proprie potenzialità.
Il BdC serve a conoscere meglio se stessi sia dal punto di vista professionale sia personale. Il presupposto è quello di considerare la consapevolezza e la passione elementi importanti per la costruzione di un’esperienza professionale di successo. È possibile definire il processo del BdC in due macro-fasi: 1. Una prima fase di investigazione che serve a:
Facebook a breve offrirà un servizio dedicato alla vita professionale. L'azienda ha infatti annunciato che, grazie alla collaborazione con un gruppo di partner pilota, è entrata in fase di test “Facebook at Work” (FB@Work). L’app è scaricabile sugli app store di Apple iOS e Android.
Facebook at Work è un ambiente social completamente separato dal “normale” Facebook e offre agli impiegati la possibilità di connettersi e collaborare attraverso l'utilizzo degli strumenti Facebook (già noti e utilizzati come le News Feed, i Gruppi, i messaggi privati e l’organizzazione di eventi) e con una interfaccia grafica simile. Le informazioni su Facebook at Work sono protette, completamente separate da quelle del proprio Profilo Facebook personale e accessibili solamente ai collaboratori dell’azienda. Facebook lancia quindi la sfida ai competitor (grandi e piccoli) che oggi offrono alle aziende intranet e social network. L’ambizione di Facebook è dunque quella di entrare anche nella vita lavorativa dei suoi utenti sfruttando gli strumenti che ha già in casa. Per rendere meglio l’idea, Facebook at Work non è un servizio in concorrenza con LinkedIn. Facebook in realtà entra in competizione con colossi come Microsoft, Google e IBM che già offrono strumenti aziendali per la condivisione del know-how e per la gestione delle comunicazioni e con software house specializzate nel settore degli Enterprise Social Network come Yammer e Zyncro. Il compito di un HR Coordinator consiste nel fornire supporto, orientamento e coordinamento per applicare in modo coerente le politiche e le procedure per la gestione delle risorse umane. L’HR coordinator deve assistere gli HR Manager su ogni aspetto delle risorse umane per rispondere a qualsiasi domanda posta dai dipendenti. La maggior parte degli HR Coordinator supportano anche l’amministrazione del personale per l'aggiornamento delle informazioni, la creazione di reportistica, gli stipendi e rilascio di documenti e contratti.
Doveri e responsabilità
Molte aziende si affidano alla figura dell’HR Business Partner per gestire al meglio i dipendenti. Svolgono un ruolo importante nell’individuare le persone giuste per le varie attività aziendali e per la costruzione di buoni rapporti e di un clima disteso all’interno del contesto lavorativo. La gestione del cliente interno, la capacità di influenzare e guidare le scelte inerenti lo sviluppo del personale, sono peculiarità di un HR Business Partner.
Doveri e responsabilità La responsabilità principale di un HR Business Partner è quella di ascoltare le idee e di comprendere il punto di vista del cliente interno con lo scopo di proporre soluzioni in linea con i loro desiderata. Le soluzioni proposte non dovrebbero conseguire vantaggi solo nel breve termine ma dovrebbero essere piani che, nel medio-lungo termine, conseguano una stabilità nelle politiche e nella gestione delle risorse umane. L’HR Business Partner sarà il responsabile del mantenimento di un clima aziendale accettabile. Un Trainee Manager (Tutor) è il responsabile di prendersi cura del periodo di formazione dei tirocinanti in azienda.
Doveri e responsabilità
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